economia e gestione delle imprese sportive pegaso

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Gli obiettivi strategici Fanno parte della categoria degli obiettivi strategici i seguenti: F 0 B 7 Obiettivi di mercato: le strategie di leadership (proprie di aziende leader nel mercato) come le strategie di difesa (che consiste nel difendere la propria quota di mercato limitandosi a mantenere la propria posizione oppure anticipando i competitors); le strategie di espansione della domanda (aumentare il mercato); le strategie di espansione della quota di mercato (conquistare i clienti della concorrenza o acquisire le imprese concorrenti); le strategie di attacco tipiche di un’azienda non leader che decide di attaccare l’azienda dominante frontalmente; le strategie di imitazione con cui l’azienda si adatta all’azienda leader, alle trasformazioni della sua offerta e delle sue politiche, con l’obiettivo di condividere pacificamente con essa il mercato; le strategie di penetrazione del mercato (le attività dell’impresa vengono intensificati in mercati già conosciuti); le strategie di sviluppo del mercato (l’azienda decide di voler sviluppare gli stessi prodotti in mercati nuovi). Si possono distinguere le seguenti configurazioni: • costo dei prodotti scartati o rottamati. La presenza di prodotti sostitutivi comporta lo spostamento delle preferenze del consumatore in risposta ad un incremento del prezzo del prodotto. La qualità facilita la vendita, non solo nazionale, ma soprattutto internazionale. Esse si verificano quando, con un unico sistema produttivo, si possono ottenere diversi prodotti in combinazione tra loro, a costi inferiori rispetto a quelli che si sosterrebbero se ciascun prodotto fosse fabbricato autonomamente in un impianto specializzato” (Rispoli, 1989). Sesta fase (raccogliere i dati) Un’attenzione particolare dovrà essere dedicata agli indirizzi legislativi, ai vincoli dettati dalle leggi sulla privacy, ai regolamenti e alle norme. A. Adottare congiuntamente una strategia che non è un ottimo paretiano significa: Ridurre l’utilità di qualcuno senza aumentare l’utilità di nessuno Rivestono particolare importanza in quanto l’insorgere del difetto, oltre ad avere come conseguenza immediata un maggior costo per le riparazioni dei prodotti difettosi, ha un impatto negativo sull’immagine dell’azienda. Se la popolazione invecchia cambiano i consumi, cresce il mercato dei prodotti per la salute. I punti di forza e di debolezza sono fattori endogeni, modificabili grazie all’intervento o a scelte della società. Allo stesso modo la società sportiva, o una qualunque azienda, si deve saper organizzare e modificare nel tempo, per affrontare le insidie del mercato e competere con le imprese concorrenti. La massimizzazione del valore nel lungo termine dell’impresa non ne costituisce il fine, ma “prova della validità” delle decisioni imprenditoriali e della loro efficacia. Università Pegaso - Unipegaso. In pratica, si auto-organizza con processi analoghi a quelli dell’ameba, del pesce, del primate o dell’animale predatore che si adatta all’ambiente esterno e che cerca la propria sopravvivenza; F 0 B 7 in quanto essere vivente, l’azienda ha anche un’evoluzione. Tale estensione del concetto di ciclo di vita si fonda sull’ipotesi che l’evoluzione del settore stesso sia causata dal processo di innovazione e di successiva diffusione di un nuovo prodotto. L’importanza attribuita alla logica intrinseca della strategia non deve far dimenticare che l’elaborazione della stessa è un processo sostanzialmente creativo. Quando si decide dunque, di condurre una analisi di mercato bisogna deciderne l’ambito e andare in profondità con la tecnica che si vuole utilizzare per indagare il campo di azione. Preparati con lezioni e prove svolte basate sui programmi universitari! Dal corso del Prof. D'Angelo Andrea. Essa comprende cinque momenti fondamentali: 1. Laurea Online in Diritto ed Economia delle Imprese (Unifortunato) il corso di laurea in Diritto ed Economia delle Imprese permette di acquisire una vera e propria preparazione multidisciplinare: del resto è un corso triennale interclasse (L-18 Scienze dell’economia e della gestione aziendale/L-14 Scienze dei servizi giuridici). Contenuto trovato all'interno – Pagina 76Il limite dell'ombra , Le figure della soglia nel teatro inglese fra Cinque e Seicento ( Lavoro filosofico ) pp.256 , L.35.000 ... Sommario : Aspetti finanziari nella gestione dell'impresa alberghiera : La gestione finanziaria d'impresa ... • Specifiche occasioni d’utilizzo. • Costi di prevenzione relativi al controllo. Il problema della qualità dei materiali in entrata nel processo produttivo è stato risolto dall’azienda funzionante col sistema della Qualità Totale mediante il metodo della partnership coi fornitori. Il fine dell’impresa è dunque l’autoprodurre le condizioni della sua esistenza attraverso la continua rigenerazione della propria specificità rispetto all’esterno. Bisogna fare attenzione ai seguenti punti: • decidere sulla base dei dati: occorre ricordarsi che i problemi devono essere studiati e le decisioni devono essere prese sulla base dei dati; • chiarire lo scopo della raccolta dei dati: una volta definito lo scopo si può decidere quale genere di confronto si debba fare e quali dati siano necessari; 14. decidere quale metodo di campionamento adottare: si tratta di scegliere il metodo di prelievo del campione; 15. trovare la causa principale: il metodo di raccolta dei dati deve essere scelto in modo da evidenziare l’effetto della causa principale fra tutte le varie cause; 16. memorizzare le cause influenti sui difetti che non possono essere quantificate. FASE DI SVILUPPO. Le barriere strategiche derivano dal comportamento che gli incumbent attuano o minacciano di attuare con l’obiettivo esplicito di scoraggiare l’entrata di concorrenti potenziali. Lo strategic fit descrive la qualità della connessione logica e sostanziale tra le attività poste in essere dall’impresa, tra le componenti della sua offerta, nonché tra attività, offerta e il suo posizionamento. Sesta fase: buon lavoro. In base alla relazione con il cliente e la personalizzazione del prodotto/servizio, le aziende ricorrono ad una strategia che fonda la propria offerta sui bisogni di particolari gruppi di consumatori. La strategia, e il modo in cui essa viene implementata, sono valutati attraverso i risultati ottenuti, in primo luogo, in termini di creazione di valore economico. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE SCIENZE MOTORIE. Le figure sono: acquirenti, fornitori, distributori, investitori, autorità pubbliche, forze sociali, organismi rilevanti. È vero che non vi è una regola fissa che stabilisca quale sia la strategia più corretta, però alcuni errori si potrebbero evitare semplicemente analizzando i dati e pianificando una strategia. I costi dei difetti interni al processo produttivo. Le aziende sono oggi entità “cognitive”, “complesse” e “viventi” ormai rappresentabili più attraverso la metafora dell’organismo biologico che mediante gli approcci tradizionali. costo della manodopera, pressione fiscale, costi logistici) in cui l’azienda può operare in diverse aree geografiche; - la dimensione, che dipende dal business, ma anche da vincoli di risorse umane e finanziarie. La capacità di informazione degli istogrammi scaturisce dalla loro stessa forma, rendendo intuitivo il peso da attribuire alle diverse modalità di manifestazione di un fenomeno sulla base dell’altezza e dell’andamento delle colonne. A seconda della frequenza con cui i difetti interni si verificano, è possibile distinguere due classi di difetti: i difetti cronici e i difetti sporadici. La capacità di una strategia di creare valore è essenzialmente determinata dalla sua capacità di guidare l’impresa verso una posizione di vantaggio competitivo. Questo sistema che raggruppa piccole imprese di uno stesso ambiente geografico è denominato “distretto industriale”;1 quando le relazioni assumono stabilità diventa un “sistema di tipo reticolare”. società sportive e del sistema competitivo in cui operano. È un metodo di controllo di qualità che evidenzia le relazioni esistenti tra una caratteristica di tipo qualitativo (effetto) e i • L’organizzazione tecnica che si occupa della gestione delle risorse materiali dell’impresa e quindi dell’organizzazione degli impianti, dei macchinari e delle attrezzature (layout), dell’organizzazione della produzione (push o pull), del magazzino, della distribuzione ecc. 4. Tale metodo rende quasi impossibile che un prodotto difettoso possa proseguire nella fase di lavorazione successiva. F 0 B 7 Attività infrastrutturali; pianificazione strategica e di marketing, gestione finanziaria, rapporti istituzionali e affari legali. Il risparmio – rinuncia temporanea al consumo di beni/servizi economici allo scopo di utilizzarli nel futuro 5. Crea da se stessa la propria autonomia, attraverso dei processi di tipo sociale; F 0 B 7 l’azienda vivente si auto-organizza. Parallelamente alla creazione di valore economico, questa dovrebbe produrre adeguati risultati nel miglioramento dell’ambiente ecologico e delle condizioni di tutti gli stakeholders. Download immediato e dispense GRATIS! Il patrimonio genetico è, dunque, alla base del percorso evolutivo che l’impresa intraprende; tuttavia, non determina in assoluto tale percorso e non è, quindi, sufficiente per comprenderlo ex-post o per prevederlo ex-ante. 21. I Laureati di questa classe devono essere in grado di individuare le caratteristiche che consentono di analizzare la nascita e la gestione economica delle imprese, delle società e delle associazioni sportive, le metodologie di collegamento delle specifiche aree funzionali (produzione, ricerca e sviluppo, marketing, organizzazione, pianificazione, ecc.) Per questa classe di costi è necessario svolgere preliminarmente un’analisi statistica dei difetti volta a evidenziare la distribuzione dei difetti di qualità più rilevanti, sia con riferimento alle frequenze delle loro manifestazioni che alla dimensione del costo. F 0 B 7 Obiettivi economici: strategie volte alla massimizzazione del valore economico d’impresa. La Laurea in Gestione d’Impresa prepara ad un ampio spettro di professioni nell’ambito della gestione aziendale. In conclusione, l’utilità marginale ponderata è l’utilità marginale di un bene economico in rapporto al prezzo del bene economico stesso. utilizzato nell’economia e gestione d’impresa come anche si prefigge di sviluppare un quadro generale sull'economia e gestione delle imprese, nei suoi aspetti istituzionali e con riferimento al sistema d'impresa e alle sue aree funzionali, con particolare riguardo alle imprese operanti nel settore dei servizi sportivi. L’impresa è, quindi, un sistema costituito da un insieme di elementi, risorse, attori legati tra di loro da relazioni orientate alla realizzazione di determinate attività. 4.0. Laurea Magistrale Corso di Laurea Magistrale in Management dello Sport e delle Attività Motorie - Università Telematica Pegaso - GARANZIA TUTORAGGIO PROMOSSO O RIMBORSATO. Laurea Triennale in Gestione di Impresa. I Laureati di questa classe devono essere in grado di individuare le caratteristiche che consentono di analizzare la nascita e la gestione economica delle imprese, delle società e delle associazioni sportive, le metodologie di collegamento delle specifiche aree funzionali (produzione, ricerca e sviluppo, marketing, organizzazione, pianificazione, ecc.) Il marchio; 2. Informazioni aggiuntive. Essa è quindi l’utilità addizionale che il consumatore ottiene dall’uso di un’unità addizionale di quel bene, quando il consumo di tutti gli altri beni del suo paniere rimane costante. È, quindi, necessario ponderare l’utilità marginale fornita dall'ultima unità di un bene con il prezzo del bene stesso (utilità marginale ponderata). Il comportamento che ne deriva è dunque frutto di un compromesso tra interessi confliggenti. Il Corso di Laurea Triennale Online in Gestione di Impresa appartiene alla classe delle Lauree universitarie in Scienze dellâ economia e della gestione aziendale (classe L-18) e si divide in cinque indirizzi diversi. Test domande ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE Università Pegaso, Domande e Risposte Esercitazioni ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE Università Telematica Pegaso. Con riferimento a quest’ultimo fattore si individua da un lato la nuova conoscenza che mediante l’innovazione di prodotto è in grado di generare un settore e dall’altro la diffusione della stessa che ne influenza l’evoluzione. 5. Nel corso dei secoli vi sono stati significativi cambiamenti nelle tecniche di progettazione e di gestione della qualità nella produzione industriale. Nella considerazione della capacità di una strategia di creare valore è essenziale tenere conto dell’orizzonte temporale durante il quale esso viene creato; in altri termini della sostenibilità del valore economico generato da una determinata strategia. Il declassamento ha certamente un effetto negativo sull’immagine della qualità dell’impresa presso la clientela. Sono quelli che l’azienda sostiene quando il cliente lamenta la presenza di difetti nel prodotto durante il periodo di garanzia e richiede l’assistenza tecnica gratuita. Le persone si recano in un determinato luogo per soddisfare un desiderio. Coordinatore Alessandro Bortolotti. Ciò che conta è che la configurazione scelta crei valore per i clienti, fornendo loro prodotti e servizi attraenti e la cui produzione e vendita crei valore per gli azionisti dell’impresa (Child, 1972). Sono da comprendere nei costi esterni anche i costi intangibili, quali: 11. Lo sviluppo della domanda raggiunge, nella seconda fase del ciclo di vita, valori così elevati da arrivare a superare il potenziale di offerta delle imprese presenti nel settore, anche se non mancano possibilità di sviluppi inattesi e alternativi a quelli più frequenti. Sono quei costi sostenuti per studi volti a ricercare tecniche di controllo più efficaci. 1 … si richiamano le seguenti: "Overdues Payables" e "Negative Equity" Tra le variabili di indagine rievanti nel processo di marketing analitico, figurano: Il tempo e le specificità dell'azienda U U.I.S.P. La Missione: è la ragione per cui l’azienda esiste e spiega cosa farà l’azienda nello scenario futuro. F 0 B 7 Trade-off tra alta direzione e responsabili di funzione o di area. SHAKEOUT. Le economie di scala sono date dall’abbassamento dei costi unitari di produzione e di vendita al raggiungimento di determinati volumi produttivi. L’associazione può decidere, per esempio, di fissare un prezzo elevato, limitando in questo modo le adesioni a un numero contenuto di soci iscritti al corso, ma avendo introiti maggiori da reinvestire in altre attività. • Costi di prevenzione relativi a difetti esterni. Fatte salve le anzidette considerazioni, occorre innanzitutto offrire un servizio di qualità, o che comunque sia corrispondente alle aspettative del socio. Il bando di ammissione a.a. 2021/2022 è online. Al 2015 si riscontrano dieci società calcistiche che hanno trovato un accordo con il Club Financial Control Body della Uefa a seguito delle indagini riguardo al mancato rispetto dei parametri fissati dal fair play finanziario. I laureati del Corso di Laurea Magistrale Online in Management dello Sport e delle Attività Motorie devono possedere una solida preparazione culturale di base ed essere in grado di progettare, condurre e gestire le attività sportive e motorie.I curricula dei Corsi delle Lauree della classe comprendono i campi economico, giuridico, motorio-sportivo, psico-sociologico. Rivestono particolare importanza in quanto l’insorgere del difetto, oltre ad avere come conseguenza immediata un maggior costo per le riparazioni dei prodotti difettosi, ha un impatto negativo sull’immagine dell’azienda. Durata annuale, per un complessivo carico didattico pari a 1500 orecorrispondenti a 60 CFU. Il successo deriva, dunque, dalla capacità di comprendere quali forze muovono le variabili dell’ambiente competitivo e di individuare le principali tendenze “evoluzionistiche” che si ripropongono, seppur in un contesto di specificità dei singoli ambiti che non può essere ignorato. È imprevedibile, complesso e mutevole, ed è perciò un fenomeno difficile da regolamentare. Esso tende alla stabilità. Facoltà Economia aziendale. Per fissare il prezzo l’associazione potrà: • Applicare un “Mark-Up” (un ricarico prefissato) ai costi. In altre parole, egli deve rispettare il “vincolo di bilancio”, secondo il quale gli acquisti complessivi dei beni non possono superare quella parte del reddito che egli ha deciso di destinare al consumo. introdotte dallâ art. ECONOMIA E DIRITTO PER LE IMPRESE E LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (D.M.270/04) Dipartimento di Comunicazione ed Economia: Tesi di laurea magistrale: 2021: ABBATTISTA, ALESSANDRA "My empire is of the imagination": masculinity and femininity in H. Rider Haggard's 'King Solomon's Mines' and 'She'. PREPARAZIONE ESAME ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE (L-22) PEGASO. • L’organizzazione umana che si occupa del complesso reticolo di rapporti che si realizzano tra gli individui che agiscono nell’azienda ed il sistema di comunicazioni e di circolazione delle informazioni in essa stabiliti. RISPOSTE ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE SCIENZE MOTORIE UNIOPEGASO. Lingua Italiano. Hanno la funzione di come rappresentare i dati in modo da evidenziare la loro distribuzione statistica in frequenza e quindi la loro dispersione. LINGUE, CULTURE, COMUNICAZIONE (D.M. Costruire una matrice di questo tipo permette alla società di poter prevedere, per singolo piano, ogni azione e, quindi, poi saper programmare al meglio l’attività. Inoltre, tra le scelte fondamentali della fase istituzionale vi è la scelta della forma giuridica, che determina l’attribuzione dei ruoli di soggetto economico e di soggetto giuridico dell’azienda. Sport (altro). Il “marchio”, in particolare, è l’elemento distintivo di qualsiasi impresa o associazione. Costi di controllo e collaudo relativi a semilavorati e prodotti finiti provenienti dai reparti produttivi dell’azienda. Le barriere di tipo strutturale derivano dagli elementi che caratterizzano il settore e l’equilibrio esistente tra i diversi attori che ne fanno parte. In un’impresa di piccole dimensioni l’imprenditore decide personalmente su tutti i problemi della gestione.Con il crescere delle dimensioni aziendali i problemi si fanno più complessi e la loro soluzione viene delegata a più organi di cui è necessario stabilire le funzioni e fissare le relazioni di autorità e di potere.Il potere è la capacità di una persona di influenzare la capacità di altri individui, mentre l’autorità è il potere legittimato, cioè riconosciuto da coloro che vi sono soggetti. 1 Economia aziendale SECS-P/07 15 1 Strumenti informatici per lo sport INF/01 10 1 Gestione dei gruppi sportivi M-PSI/01 10 1 Diritto amministrativo sportivo IUS/10 15 2 Metodi ed organizzazione di attivita' ludico-sportive M-EDF/02 10 2 Economia e gestione delle imprese sportive SECS-P/08 15 Bisogna iniziare contattando le aziende e provare a fissare un appuntamento. Vision e mission, al di là della loro differenza, confluiranno infine nei valori, che orienteranno i comportamenti dei dipendenti nella gestione del loro lavoro, creando in questo modo una cultura aziendale fondata su principi strategici basilari. Economia e Gestione delle Imprese Sportive. Sono quei costi sostenuti per studi volti a ricercare tecniche di controllo più efficaci. martedì 12:30 Economia delle imprese di assicurazione e della previdenza 3 Federico Domenica ECON SECS-P/11 martedì 12:30 Economia degli intermediari finanziari 4 Federico Domenica LMGI SECS-P/11 martedì 12:30 Gestione e marketing delle imprese sportive … Infine, le economie di scope possono scaturire dalla opportunità di ripartire risorse manageriali e organizzative sottoutilizzate in altri settori di attività. Aggiungi al carrello. CAPITOLO 19 Le otto fasi del processo analitico Il processo analitico: Le prime due fasi La fase analitica è un vero e proprio processo strutturato in più fasi. Premesso che l’azienda è una categoria concettuale unitaria, si usa classificare le aziende per renderne più agevole l’analisi e lo studio.Tali classificazioni possono essere molteplici e ciascuna di esse non esclude le altre, ma le più significative sono effettuate in relazione a: • il fine perseguito, distinguendo tra aziende con finalità di profitto (o imprese) e aziende c.d. Puoi accedere all’area didattica quando e dove vuoi! Materie come il management sportivo, ad esempio, e basi di diritto e di economia, sia generali che declinati all’ambito sportivo. Più spinta sarà la differenziazione del prodotto, più profondo e meno accessibile risulterà il “segmento” entro cui si sarà protetti dalla concorrenza. Le teorie comportamentali pongono invece l’accento sul fatto che, in organizzazioni complesse quali le grandi imprese, vi è un’ampia varietà di interessi e relazioni tra gli esser umani, che devono essere necessariamente contemperati. L’obiettivo fondamentale della Qualità Totale è la piena soddisfazione del cliente (customer satisfaction) raggiungibile quando quest’ultimo può disporre di un prodotto della qualità desiderata, a un prezzo equo, nei tempi di consegna richiesti. Per completare la descrizione dell’ambiente competitivo in cui opera un’impresa, a queste cinque forze è opportuno aggiungerne altre due (Fontana, Caroli, 2009): La strategia può cercare di influenzare l’ambiente competitivo, ovvero il gioco e le regole in maniera tale da renderli più coerenti possibili con le condizioni di forza dell’impresa. Nella realtà economica ogni bene economico è però caratterizzato da un prezzo diverso (P) dagli altri beni. La produzione - realizzazione di beni/servizi economici 2. Grant è uno dei principali sostenitori della Teoria: 1 Resource-Based 2 Resource-Business 3 Struttura-Condotta-Performance 4 Struttura-Condotta-Prezzo 15 Il ritmo di sviluppo del settore identifica: 1 Il potenziale di integrazione del settore 2 Il potenziale di liquidità e di profitti del settore 3 Il potenziale di differenziazione del settore 4 Il potenziale di diversificazione del settore 16 Il beneficio netto per il consumatore è determinato dal beneficio percepito: 1 Meno i costi del fornitore 2 Meno i costi che il consumatore deve sostenere per utilizzare il prodotto 3 Meno i costi del produttore 4 Meno i costi del rivenditore 17 Vision e mission confluiscono nei: 1 Valori d' impresa 2 Profitti d' impresa 3 Costi d' impresa 4 Margini d' impresa 18 Tra gli aspetti da considerare nell analisi dei concorrenti: 1 Le fonti di vantaggi competitivi 2 I risultati non realizzati 18 Tra gli aspetti da considerare nell analisi dei concorrenti: 3 Il ritmo di sviluppo degli acquisti 4 L immagine non percepita dai consumatori 19 Strenghts: 1 Positive caratteristiche interne dell impresa per raggiungere gli obiettivi strategici 2 Positive caratteristiche esterne dell impresa per raggiungere gli obiettivi strategici 3 Negative caratteristiche interne dell impresa 4 Negative caratteristiche esterne dell impresa 20 La profit strategy è una strategia di stabilità che vede l impresa: 1 Attendere da posizione competitiva buona 2 Attendere da posizione competitiva debole 3 Attendere da posizione competitiva eccellente 4 Attendere da posizione competitiva ormai compromessa 21 Gli obiettivi strategici d azienda devono essere: 1 Specifici, quantificabili e coinvolgenti 2 Non quantificabili 3 Conflittuali 4 Generici e coinvolgenti 22 Il profilo dei concorrenti può essere indagato in termini di: 1 Strategie, obiettivi e risorse 2 Strategie, obiettivi ma escludendo le risorse 3 Strategie, risorse ma escludendo gli obiettivi 4 Obiettivi, risorse ma escludendo le strategie 23 Strategie SO: 1 Strategie che usano i punti di forza per trarre vantaggio dalle opportunità 2 Strategie che usano i punti di forza per evitare le minacce 3 Strategie che traggono vantaggio dalle opportunità superando le debolezze 23 Strategie SO: 4 Strategie che rendono minime le debolezze ed evitano le minacce 24 Il Prodotto Interno Lordo: 1 È la misurazione della produzione aggregata avvenuta in un determinato intervallo di tempo in un certo sistema economico 2 È la risorsa che le unità produttive (imprese) combinano e trasformano per l ottenimento del prodotto oggetto specifico della loro attività 3 È l attività economica svolta al fine di mettere a disposizione dei consumatori i beni/servizi idonei al soddisfacimento dei bisogni 4 Viene impiegato per effettuare nuovi investimenti 25 Il turnaround è indicato in presenza di: 1 Media attrattività del settore 2 Mediocre attrattività del settore 3 Debole attrattività del settore 4 Forte attrattività del settore 26 La concorrenza monopolistica: 1 Si ha quando le imprese offerenti hanno un potere sui prezzi, anche se limitato; infatti sono in grado di decidere il prezzo di mercato del bene/servizio venduto perché il loro prodotto è differente rispetto all’analogo prodotto venduto dalle altre imprese 2 Si ha quando i venditori e gli acquirenti di un bene/servizio sono così numerosi che nessuno di loro può influenzare il prezzo o la quantità offerta o domandata 3 Si ha quando un solo venditore controlla l’offerta di un bene/servizio, per cui ne stabilisce il prezzo 4 È caratterizzata dalla presenza di pochi venditori ciascuno dei quali può influenzare il prezzo e inoltre vi sono barriere all’entrata 27 La complessità del fenomeno sportivo italiano: 1 è legata agli sponsor 2 è legata allo Stato 3 comprende società professionistiche che richiedono una gestione sempre più professionale e imprenditoriale, ma soprattutto una galassia di piccole associazioni attinenti al dilettantismo sportivo 6 Gli assi della matrice McKinsey sono ripartiti in tre aree: 2 Forte, debole e debolissima 3 Media, debole e debolissima 4 Forte, intensa e debole 7 Si chiamano economie di scopo quelle ottenute quando: 1 Il costo unitario di produzione aumenta all aumentare del volume di produzione 2 Il costo unitario di produzione diminuisce all aumentare del volume di produzione 3 Il costo totale della produzione congiunta di due o più beni è minore della somma dei costi totali sostenuti producendoli separatamente 4 Il costo unitario di produzione diminuisce al diminuire del volume di produzione 8 La produzione: 1 È l atto con il quale si decide di non consumare tutti i beni disponibili per soddisfare i bisogni immediati 2 È il risultato della combinazione dei fattori produttivi effettuata dall imprenditore che istituisce, organizza e dirige l impresa 3 È l attività economica svolta al fine di mettere a disposizione dei consumatori i beni/servizi idonei al soddisfacimento dei bisogni 4 Viene impiegata per effettuare nuovi investimenti 9 Il ciclo di vita del settore segue un tipico andamento a: 1 O 2 S 3 T 4 V 10 Un segmento è attrattivo per l impresa: 1 Se ha elevate potenzialità 2 Se ha ritorni imprevisti 3 Se rischioso 4 Se non consente economie di estensione 11 L approccio tradizionale iniziò ad evidenziare i propri limiti negli anni: 1 Quaranta 2 Cinquanta 11 L approccio tradizionale iniziò ad evidenziare i propri limiti negli anni: 3 Sessanta 4 Settanta 12 Strategie SO: 1 Strategie che usano i punti di forza per trarre vantaggio dalle opportunità 2 Strategie che usano i punti di forza per evitare le minacce 3 Strategie che traggono vantaggio dalle opportunità superando le debolezze 4 Strategie che rendono minime le debolezze ed evitano le minacce 13 Nella fase di maturità il ritmo di sviluppo delle vendite in un settore è: 1 Molto rapido 2 Rapido 3 Moderato 4 Molto negativo 14 L' analisi delle ' strategie adottate in passato'dai concorrenti: 1 Può fornire utili indicazioni all' impresa 2 Non fornisce indicazioni all'impresa 3 Non è mai conveniente per l' impresa 4 È controproducente per l' impresa 15 L impresa a proprietà chiusa si caratterizza per: 1 La composizione pluralista e la bassa stabilità della proprietà 2 La composizione unitaria e la alta stabilità della proprietà 3 La composizione pluralista e la alta stabilità della proprietà 4 La composizione unitaria e la bassa stabilità della proprietà 16 La stabilità del vantaggio competitivo è direttamente legata alla: 1 Durata delle risorse e competenze marginali 2 Durata delle risorse e competenze individuali 3 Durata delle risorse e competenze operative 4 Durata delle risorse e competenze distintive 17 Lo scopo dell analisi delle fonti di vantaggio competitivo dei concorrenti: 1 È individuare quali attività forniscono valore al cliente 2 È individuare quali attività distruggono valore per gli azionisti 3 È individuare quali attività sottraggono valore al cliente 4 È individuare quali attività sottraggono valore al management 18 Il riposizionamento può essere attuato: 1 Modificando il target concept 2 Modificando il product concept 3 Modificando il business concept 4 Modificando il timing concept 19 Il turnaround è indicato in presenza di: 1 Media attrattività del settore 2 Mediocre attrattività del settore 3 Debole attrattività del settore 4 Forte attrattività del settore 20 Per utilità iniziale si intende: 1 Quella ricevuta dalla prima dose del bene/servizio a disposizione del consumatore 2 Quella ricevuta dall’insieme delle dosi del bene/servizio a disposizione del consumatore 3 Quella ricevuta dalla dose ultima del bene/servizio a disposizione del consumatore 4 Quella ricevuta dalla dose marginale del bene/servizio a disposizione del consumatore 21 Generalmente, nel dilemma del prigioniero: 1 Le ragioni individuali prevalgono sulla razionalità collettiva 2 La razionalità collettiva prevale sulle ragioni individuali 3 Tutti gli attori risultano vincenti 4 Tutti gli attori risultano soddisfatti 22 Un bene o un servizio possiedono un valore d’uso: 1 Che è dato dal prodotto della quantità q per il prezzo unitario di mercato p 2 Se esso esprime l’attitudine a soddisfare bisogni e valori collettivi 29 Le macro aree che corrispondono ognuna ad una sezione della norma sono: 2 misurazioni, analisi e miglioramento 3 responsabilità della Direzione, gestione delle risorse, realizzazione del prodotto, misurazioni, analisi e miglioramento 4 gestione delle risorse e realizzazione del prodotto 30 La durata del processo di Certificazione dipende: 1 dalla grandezza dell’impresa 2 dal livello dal quale l’azienda parte nell’impostazione del proprio Sistema Qualità 3 al livello dal quale l’azienda parte nell’impostazione del proprio Sistema Qualità e dal tipo di coinvolgimento del personale e delle risorse che sono messe a disposizione dalla Direzione per portare avanti tale progetto 4 dal tipo di coinvolgimento del personale e delle risorse che sono messe a disposizione dalla Direzione per portare avanti tale progetto Dettagli delle domande 1 In linea generale, nel periodo 1950-1980: 1 Si è affermata la Teoria Struttura-Condotta-Performance 2 Si è affermata la Teoria Struttura-Condotta-Politica 3 Si è affermata la Teoria Resource-Based 4 Si è affermata la Teoria Resource-Business 2 Le principali strategie di sviluppo sono: 1 Concentrazione e Diversificazione 2 Contrazione e Diversificazione 3 Concentrazione e Liquidazione 4 Concentrazione e Stabilità 3 L elasticità della domanda: 1 È una funzione inversa del prezzo unitario del bene 2 È la quantità di un bene/servizio che un soggetto è disposto ad acquistare ad un determinato prezzo in un certo periodo di tempo 3 Misura la reattività della quantità domandata rispetto alle variazioni del prezzo unitario di 3 L elasticità della domanda: vendita 4 È la sua quantità di un bene che i produttori sono disposti a vendere in corrispondenza ad un determinato prezzo unitario 4 La S di S.W.O.T indica: 1 Small 2 Start 3 Strategy 4 Strenghts 5 I vantaggi competitivi basati su risorse tangibili: 1 Sono più facili da imitare rispetto alle risorse intangibili 2 Sono più difficili da imitare rispetto alle risorse intangibili 3 Sono più difficili da imitare rispetto alle risorse libere in natura 4 Sono più difficili da imitare rispetto alle capacità 6 La W di S.W.O.T indica: 1 Opportunità 2 Forza 3 Minaccia 4 Debolezza 7 L' attività economica comprende: 1 La produzione, lo scambio, il consumo, il risparmio e l' investimento 2 La produzione, lo scambio e il consumo 3 Il risparmio e l' investimento 4 Il consumo, il risparmio e l' investimento 8 Il piano muove dalla missione per sviluppare un set di: 1 Obiettivi strategici 2 Obiettivi operativi 3 Obiettivi irrealizzabili 8 Il piano muove dalla missione per sviluppare un set di: 4 Obiettivi di breve periodo 9 Si chiamano economie di scopo quelle ottenute quando: 1 Il costo unitario di produzione aumenta all aumentare del volume di produzione 2 Il costo unitario di produzione diminuisce all aumentare del volume di produzione 3 Il costo totale della produzione congiunta di due o più beni è minore della somma dei costi totali sostenuti producendoli separatamente 4 Il costo unitario di produzione diminuisce al diminuire del volume di produzione 10 Le origini della gestione strategica possono farsi risalire ai primi anni: 1 Sessanta 2 Ottanta 3 Novanta 4 Duemila 11 La pausa è una strategia di stabilità che vede l impresa: 1 Attendere da posizione competitiva buona 2 Attendere da posizione competitiva debole 3 Attendere da posizione competitiva scomoda 4 Attendere da posizione competitiva compromessa 12 Il ritmo di sviluppo del settore identifica: 1 Il potenziale di integrazione del settore 2 Il potenziale di liquidità e di profitti del settore 3 Il potenziale di differenziazione del settore 4 Il potenziale di diversificazione del settore 13 Strenghts: 1 Positive caratteristiche interne dell impresa per raggiungere gli obiettivi strategici 2 Positive caratteristiche esterne dell impresa per raggiungere gli obiettivi strategici 3 Negative caratteristiche interne dell impresa 4 Negative caratteristiche esterne dell impresa 23 Le funzioni di supporto si differenziano in: 2 logistica in entrata e logistica in uscita 3 funzioni infrastrutturali, logistica in entrata e logistica in uscita 4 in marketing e vendite 24 I costi dei difetti esterni al processo produttivo: 1 sono i costi delle parti o dei prodotti recuperati 2 sono i costi dei prodotti scartati o rottamati 3 sono i costi sostenuti per la prevenzione della difettosità dei prodotti e dell’inefficienza dei processi 4 sono quelli che l’azienda sostiene quando il cliente lamenta la presenza di difetti nel prodotto durante il periodo di garanzia 25 La sfiducia della clientela nel prodotto è da includere: 1 nei costi di prevenzione relativi a difetti interni 2 nei costi dei difetti esterni al processo produttivo 3 nei costi di prevenzione relativi al controllo 4 nei costi dei difetti interni al processo produttivo 26 Il foglio della raccolta dei dati: 1 ha la funzione di come rappresentare i dati in modo da evidenziare la loro distribuzione statistica in frequenza e quindi la loro dispersione 2 è il primo strumento attraverso cui operare per intervenire su un problema, una volta definito il fenomeno da investigare 3 è un metodo di controllo di qualità che evidenzia le relazioni esistenti tra una caratteristica di tipo qualitativo (effetto) e i fattori che lo determinano (cause) 4 sono un metodo grafico per valutare l’andamento dinamico di un fenomeno 27 I diagrammi di causa-effetto: 1 sono un metodo di controllo di qualità che evidenzia le relazioni esistenti tra una caratteristica di tipo qualitativo (effetto) e i fattori che lo determinano (cause) 2 consistono nel suddividere i dati raccolti in una serie di gruppi omogenei per permettere una migliore comprensione del fenomeno 3 sono un metodo grafico per valutare l’andamento dinamico di un fenomeno 4 sono il primo strumento attraverso cui operare per intervenire su un problema, una volta definito il fenomeno da investigare 28 I diagrammi di Pareto: 1 consistono nel suddividere i dati raccolti in una serie di gruppi omogenei per permettere una migliore comprensione del fenomeno 2 sono il primo strumento attraverso cui operare per intervenire su un problema, una volta definito il fenomeno da investigare 3 sono un metodo di controllo di qualità che evidenzia le relazioni esistenti tra una caratteristica di tipo qualitativo (effetto) e i fattori che lo determinano (cause) 4 costituiscono una metodologia grafica volta a identificare le informazioni più importanti della situazione in esame e quindi per definire la priorità di intervento 29 L’accreditamento agli Enti di Certificazione di prodotto e/o servizi e di Sistemi di Gestione per la Qualità in Italia è concesso: 1 dal Sincert 2 dalle direttive della norma UNI 45012 3 dall’ISO 4 dall’UNI 30 La durata del processo di Certificazione dipende: 1 dalla grandezza dell’impresa 2 dal livello dal quale l’azienda parte nell’impostazione del proprio Sistema Qualità 30 La durata del processo di Certificazione dipende: 3 al livello dal quale l’azienda parte nell’impostazione del proprio Sistema Qualità e dal tipo di coinvolgimento del personale e delle risorse che sono messe a disposizione dalla Direzione per portare avanti tale progetto 4 dal tipo di coinvolgimento del personale e delle risorse che sono messe a disposizione dalla Direzione per portare avanti tale progetto Dettagli delle domande 1 Le imprese rule maker: 1 Imitano le altre imprese nel settore 2 Dettano le regole del successo del settore 3 Destabilizzano il settore 4 Rivoluzionano il settore 2 In genere, per arena competitiva si intende: 1 Il contesto in cui si manifesta la competizione 2 Il contesto in cui si manifestano fabbisogni 3 Il contesto in cui si manifestano criticità 4 Il contesto in cui si manifestano conflitti 3 Per avere successo la segmentazione: 1 Deve dare vantaggi che giustifichino le risorse impiegate nel marketing mix 2 Non deve essere misurabile 3 Non deve essere identificabile 4 Non deve essere raggiungibile 4 Il paradigma SCP afferma che la strategia d impresa sia influenzata prevalentemente: 1 Dalla struttura del settore 2 Dalla struttura interna 3 Dalla struttura gerarchica 4 Dalla struttura manageriale 5 Un impresa ottiene economie di scala quando il costo unitario di produzione: 1 Aumenta all aumentare del volume di produzione 16 Le business unit con elevate quote di mercato ed operative in settori in forte sviluppo sono: 1 Dog 2 Star 3 Question Mark 4 Cash Cow 17 Le imprese con ROI elevato hanno, tra le altre, la seguente caratteristica: 1 Bassa intensità degli investimenti 2 Bassa qualità dei prodotti 3 Bassa quota di mercato 4 Alti costi unitari di produzione 18 Alla base del vantaggio competitivo di un impresa c è la sua capacità di risultare diversa rispetto ai concorrenti: 1 Relativamente all efficienza operativa 2 Relativamente all efficacia operativa 3 Relativamente al posizionamento operativo 4 Relativamente al posizionamento organizzativo 19 Principali stadi di una strategia turnaround: 1 Ritirata e Recupero 2 Sviluppo e Recupero 3 Sviluppo e Cessione 4 Crescita e Recupero 20 Le imprese con ROI basso hanno, tra le altre, la seguente caratteristica: 1 Bassa intensità degli investimenti 2 Elevata quota di mercato 3 Alto livello di capacità produttiva utilizzata 4 Bassa efficienza operativa 21 I beni complementari sono: 1 Sono quei beni che vanno usati alternativamente per soddisfare lo stesso bisogno 21 I beni complementari sono: 2 Sono quei beni che vanno usati insieme per soddisfare lo stesso bisogno 3 Beni di investimento 4 Beni di consumo 22 Una risorsa crea vantaggi competitivi per l impresa che la possiede quando è: 1 Scarsamente diffusa tra le imprese concorrenti 2 Facilmente appropriabile dai concorrenti 3 Facilmente trasferibile 4 Irrilevante 23 Le cash cow: 1 Si trovano nella fascia bassa delle curve di esperienza 2 Si trovano nella fascia alta delle curve di esperienza 3 Si trovano nella fascia medio-alta delle curve di esperienza 4 Si trovano nella fascia top delle curve di esperienza 24 La concorrenza monopolistica: 1 Si ha quando le imprese offerenti hanno un potere sui prezzi, anche se limitato; infatti sono in grado di decidere il prezzo di mercato del bene/servizio venduto perché il loro prodotto è differente rispetto all’analogo prodotto venduto dalle altre imprese 2 Si ha quando i venditori e gli acquirenti di un bene/servizio sono così numerosi che nessuno di loro può influenzare il prezzo o la quantità offerta o domandata 3 Si ha quando un solo venditore controlla l’offerta di un bene/servizio, per cui ne stabilisce il prezzo 4 È caratterizzata dalla presenza di pochi venditori ciascuno dei quali può influenzare il prezzo e inoltre vi sono barriere all’entrata 25 Il problema strategico delle imprese: 1 consiste nel definire il percorso da compiere per passare nel modo ottimale da una situazione attuale ad una futura 2 consiste nel programmare la gestione aziendale 3 consiste nel controllare la gestione aziendale 25 Il problema strategico delle imprese: 4 consiste nell’organizzare la gestione aziendale 26 Leadership di costo: 1 l’impresa è in grado di fornire prodotti aventi caratteristiche qualitative migliori delle imprese concorrenti 2 l’impresa è in grado di fornire prodotti equivalenti a quelli delle imprese concorrenti, ma a prezzi più bassi 3 l’impresa è in grado di fornire prodotti equivalenti a quelli delle imprese concorrenti, ma a prezzi più alti 4 l’impresa persegue una posizione di vantaggio competitivo in conformità alla sua missione 27 Costi esterni della non-Qualità: 1 si verificano all’interno dell’impresa 2 si verificano prima della consegna al cliente 3 sono quelli evidenziati dal consumatore nel momento in cui un bene acquistato non funziona o un servizio non è soddisfacente 4 sono quelli causati dalla difettosità della produzione 28 La costruzione del diagramma di Pareto si articola nelle seguenti fasi: 1 identificazione dell’effetto che si vuole studiare, costruzione del diagramma causa-effetto e analisi causa effetto del diagramma costruito 2 classificazione dei dati, scelta del periodo di osservazione del fenomeno, rilevazione dei dati e loro ordinamento per valori decrescenti, rappresentazione dei dati mediante istogramma e costruzione della spezzata cumulata dei dati 3 classificazione dei dati e costruzione del diagramma causa-effetto 4 costruzione del diagramma causa-effetto e analisi causa effetto del diagramma costruito 8 La produzione: 3 È l attività economica svolta al fine di mettere a disposizione dei consumatori i beni/servizi idonei al soddisfacimento dei bisogni 4 Viene impiegata per effettuare nuovi investimenti 9 Per corporate governance si intende: 1 L' insieme delle procedure connesse al processo di formulazione delle decisioni 2 L'insieme delle procedure connesse al processo di formulazione dei principi contabili 3 L' insieme delle procedure connesse al processo di formulazione del bilancio 4 L' insieme delle procedure connesse al processo di formulazione dei sistemi contabili 10 Due prodotti sono tra loro sostituti quando il quoziente di elasticità incrociata è: 1 Positivo 2 Negativo 3 Neutro 4 Nullo 11 Il ritmo di sviluppo del settore identifica: 1 Il potenziale di integrazione del settore 2 Il potenziale di liquidità e di profitti del settore 3 Il potenziale di differenziazione del settore 4 Il potenziale di diversificazione del settore 12 I settori dell attività economica sono: 1 Settore primario e secondario 2 Settore primario e terziario 3 Settore primario, secondario e terziario 4 Settore primario, secondario, terziario e terziario avanzato 13 Nei confronti dell ambiente esteso l impresa generalmente: 1 È in grado di intervenire 2 Non è in grado di intervenire 13 Nei confronti dell ambiente esteso l impresa generalmente: 3 È attiva 4 È iperattiva 14 Le risorse immateriali sono: 1 Imperfettamente mobili 2 Perfettamente mobili 3 Estremamente mobili 4 Sempre mobili 15 Le linee di condotta della presenza statale nell economia sono: 1 La regolazione dei rapporti economici e lo svolgimento indiretto di attività economiche 2 L esercizio delle attività di contenuto economico, lo svolgimento diretto di attività economiche e l intervento dello Stato quale regolatore 3 Lo svolgimento diretto di attività economiche e la regolazione dei rapporti tra privati 4 La regolazione dei rapporti tra gli operatori economici 16 Le imprese con ROI basso hanno, tra le altre, la seguente caratteristica: 1 Bassa intensità degli investimenti 2 Elevata quota di mercato 3 Alto livello di capacità produttiva utilizzata 4 Bassa efficienza operativa 17 L’utilità economica è: 1 L’attitudine di un bene a soddisfare un bisogno 2 Oggettiva e mutevole 3 L’attitudine di un bene o di un servizio a soddisfare un bisogno 4 L’attitudine di un servizio a soddisfare un bisogno oggettivo 18 Le cash cow: 1 Si trovano nella fascia bassa delle curve di esperienza 2 Si trovano nella fascia alta delle curve di esperienza 3 Si trovano nella fascia medio-alta delle curve di esperienza 4 Si trovano nella fascia top delle curve di esperienza 19 L’utilità marginale è: 1 È l’utilità addizionale che il consumatore ottiene dall’uso di un’unità addizionale di quel bene, quando il consumo di tutti gli altri beni del suo paniere rimane costante 2 È quella della prima dose del bene/servizio a nostra disposizione 3 È quella data dall’insieme delle dosi del bene/servizio a nostra disposizione 4 È l’utilità che il consumatore ottiene dall’uso di un’unità addizionale di quel bene, quando il consumo di tutti gli altri beni del suo paniere variano 20 I beni o servizi prodotti possiedono un valore di scambio: 1 Se esso esprime l’attitudine a soddisfare bisogni e valori collettivi 2 Nella misura in cui i suoi consumatori lo riconoscono come mezzo idoneo a soddisfarne i bisogni e nella misura in cui l’utilità totale derivante dall’uso di tale bene/servizio eccede i costi sostenuti per ottenerlo 3 Misurato dal prodotto della quantità q per il prezzo unitario di mercato p, i quali dipendono dall’incontro della curva di domanda e di quella dell’offerta 4 Se ha un impatto positivo o negativo sull’intera attività esercitata dall’impresa nella comunità in cui opera 21 Il valore sociale: 1 Esprime l’attitudine di un bene/servizio a soddisfare bisogni e valori collettivi e misura l’impatto positivo o negativo che l’intera attività esercitata dall’impresa esplica nella comunità in cui opera 2 È misurato dal prodotto della quantità q per il prezzo unitario di mercato p 3 È dato misura in cui i suoi consumatori lo riconoscono come mezzo idoneo a soddisfarne i bisogni 4 L’attitudine di un bene a soddisfare un bisogno 22 La complessità del fenomeno sportivo italiano: 1 è legata agli sponsor 2 è legata allo Stato 3 comprende società professionistiche che richiedono una gestione sempre più professionale e imprenditoriale, ma soprattutto una galassia di piccole associazioni attinenti al dilettantismo sportivo 29 L’analisi di correlazione: caratteristica di tipo qualitativo (effetto) e i fattori che lo determinano (cause) 4 sono il primo strumento attraverso cui operare per intervenire su un problema, una volta definito il fenomeno da investigare 30 La serie ISO 9000 del 2000 si compone di tre norme: 1 la ISO 9000, la serie ISO 9001 e la ISO 9004 2 ISO 9001, 9002 e 9003 del 1994 3 la ISO 8402, la ISO 9001 e 9002 4 la ISO 9002, 9003 E 9004 Dettagli delle domande 1 Le forze individuate da Porter: 1 Possono influenzare il comportamento strategico e operativo dell' impresa 2 Possono influenzare unicamente il comportamento strategico dell' impresa 3 Possono influenzare unicamente il comportamento operativo dell' impresa 4 Non influenzano il comportamento strategico e operativo dell' impresa 2 In linea generale, nel periodo 1950-1980: 1 Si è affermata la Teoria Struttura-Condotta-Performance 2 Si è affermata la Teoria Struttura-Condotta-Politica 3 Si è affermata la Teoria Resource-Based 4 Si è affermata la Teoria Resource-Business 3 Le principali strategie di sviluppo sono: 1 Concentrazione e Diversificazione 2 Contrazione e Diversificazione 3 Concentrazione e Liquidazione 4 Concentrazione e Stabilità 4 La mission deve: 1 Differenziare l' impresa dai concorrenti 2 Differenziare l' impresa dai detentori d' interesse 3 Differenziare l' impresa dai fornitori 4 Differenziare l' impresa dai clienti 5 La matrice BCG è uno strumento di indagine a servizio del: 1 Portfolio Management 2 Portfolio Corporate 3 Portfolio Area 4 Portfolio Retail 6 L' attività economica comprende: 1 La produzione, lo scambio, il consumo, il risparmio e l' investimento 2 La produzione, lo scambio e il consumo 3 Il risparmio e l' investimento 4 Il consumo, il risparmio e l' investimento 7 La Teoria RB sostiene che le differenze nelle prestazioni tra imprese originano dalle differenze 1 Nelle risorse 2 Nella struttura 3 Nella domanda 4 Nell offerta 8 Nell analisi dell arena competitiva l impresa deve individuare anche: 1 I potenziali entranti con prodotti sostitutivi o tecnicamente simili 2 I potenziali entranti con prodotti complementari o tecnicamente dissimili 3 I potenziali entranti con prodotti non sostitutivi o tecnicamente dissimili 4 I potenziali entranti con prodotti non succedanei o tecnicamente 8 Nell analisi dell arena competitiva l impresa deve individuare anche: dissimili 9 I settori dinamici per evoluzione tecnologica si caratterizzano: 1 Per il lunghissimo ciclo di vita del prodotto 2 Per il mediamente lungo ciclo di vita del prodotto 3 Per il lungo ciclo di vita del prodotto 4 Per il breve ciclo di vita del prodotto 10 L approccio alla segmentazione può essere di 3 tipi: 1 Descrittiva Comportamentale Per benefici 2 Descrittiva Razionale Per svantaggi 3 Descrittiva Irrazionale Per benefici 4 Descrittiva Comportamentale Per svantaggi 11 Se Peugeot acquista Citroen si è in presenza di una: 1 Diversificazione correlata 2 Integrazione verticale 3 Integrazione orizzontale 4 Diversificazione Conglomerata 12 Una buona missione deve: 1 Evitare di essere troppo specifica 2 Essere dettagliata 3 Evitare di essere troppo generica 4 Essere prolissa 13 L Approccio tradizionale afferma che la strategia è la risultante di un processo: 1 Razionale 2 Irrazionale 3 Emergente 4 Non deliberato 14 La matrice BCG classifica le business unit in: 1 Dog e Star 2 Good e Star 3 Cash flow e Dog 25 Il merchandising: riconoscimento del prodotto da parte del pubblico 3 riguarda la gestione e la commercializzazione del marchio 4 è legato ancora allo Stato 26 Il management di una società calcistica: 1 costituito dalle prestazioni dei giocatori 2 dipende solo dal potere contrattuale dei clienti 3 è influenzato da minacce portate da prodotti sostitutivi 4 deve tener conto delle peculiarità del settore adottando le logiche e l’organizzazione della produzione più atte a fronteggiare tali specificità 27 L’immagine negativa del prodotto sul mercato è da includere: 1 nei costi dei difetti interni al processo produttivo 2 nei costi di prevenzione relativi al controllo 3 nei costi dei difetti esterni al processo produttivo 4 nei costi di prevenzione relativi a difetti interni 28 I diagrammi di Pareto: 1 consistono nel suddividere i dati raccolti in una serie di gruppi omogenei per permettere una migliore comprensione del fenomeno 2 sono il primo strumento attraverso cui operare per intervenire su un problema, una volta definito il fenomeno da investigare 3 sono un metodo di controllo di qualità che evidenzia le relazioni esistenti tra una caratteristica di tipo qualitativo (effetto) e i fattori che lo determinano (cause) 4 costituiscono una metodologia grafica volta a identificare le informazioni più importanti della situazione in esame e quindi per definire la priorità di intervento 29 Le fonti di variabilità di un processo produttivo possono essere: 1 solo di natura casuale 2 solo di natura sistematica 3 di natura casuale o sistematica 4 lo scostamento di un parametro rispetto ad un valore medio storico o di riferimento di un processo 30 L’accreditamento agli Enti di Certificazione di prodotto e/o servizi e di Sistemi di Gestione per la Qualità in Italia è concesso: 1 dal Sincert 2 dalle direttive della norma UNI 45012 3 dall’ISO 4 dall’UNI Dettagli delle domande 1 Si definisce domanda di un bene/servizio: 1 La reattività della quantità domandata rispetto alle variazioni del prezzo unitario di vendita 2 La quantità di esso che un soggetto è disposto ad acquistare ad un determinato prezzo in un certo periodo di tempo 3 La sua quantità che i produttori sono disposti a vendere in corrispondenza ad un determinato prezzo unitario 4 Il rapporto tra quantità e prezzo 2 L' attività economica è: 1 La produzione e lo scambio di soli beni 2 La produzione e lo scambio di soli servizi 3 Quella parte dell' attività umana connessa con la produzione, lo scambio e il consumo dei beni e dei servizi necessari per la soddisfazione dei bisogni umani 4 Quella parte dell' attività umana connessa con la produzione e lo scambio dei beni necessari per la soddisfazione dei bisogni umani 3 Le imprese rule maker: 1 Imitano le altre imprese nel settore 2 Dettano le regole del successo del settore 3 Destabilizzano il settore 4 Rivoluzionano il settore 4 L impresa in quanto sistema cognitivo: 1 È in grado di modificare se stessa e la propria relazione con l esterno 2 È in grado di modificare se stessa e la propria relazione con l interno 3 È in grado di modificare se stessa e la propria relazione con il management 4 È in grado di modificare se stessa e la propria relazione con gli azionisti 5 La matrice McKinsey discrimina le SBU secondo due dimensioni d indagine: 1 Capacità di competere; Attrattività del settore 2 ROI; Attrattività del settore 3 Cash-Flow; Attrattività del settore 4 Capacità di competere; Attrattività della governance 6 Le aziende si possono classificare in: 1 Aziende di produzione, di erogazione e composte 2 Aziende di produzione, di erogazione 3 Aziende di produzione e composte 4 Aziende di erogazione e composte 7 La W di S.W.O.T indica: 1 Opportunità 2 Forza 3 Minaccia 4 Debolezza 8 Nell analisi dell arena competitiva l impresa deve individuare anche: 1 I potenziali entranti con prodotti sostitutivi o tecnicamente simili 2 I potenziali entranti con prodotti complementari o tecnicamente dissimili 3 I potenziali entranti con prodotti non sostitutivi o tecnicamente dissimili, Copyright © 2021 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved, Registrati a Docsity per scaricare i documenti e allenarti con i Quiz, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Università degli Studi di Roma La Sapienza, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano.

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